Forum per la Ricerca: presentata la "Carta di Rovereto 2025"
Si è conclusa oggi, venerdì 13 giugno, in Progetto Manifattura a Rovereto la seconda edizione del Forum per la Ricerca. L’iniziativa, a sei anni dalla prima edizione del 2019, aveva l’obiettivo di individuare strumenti e aree di innovazione strategica per rafforzare il ruolo della ricerca nel contesto territoriale, contribuendo alla stesura del nuovo Programma Pluriennale della Ricerca della Provincia autonoma di Trento. A partire da gennaio 2025, 15 esperti nazionali ed internazionali, coordinati dal curatore editoriale Emiliano Audisio, si sono confrontati con i rappresentanti del mondo della ricerca, dell’economia e delle istituzioni trentine. Insieme hanno elaborato la “Carta di Rovereto 2025”.
«Questo documento d’indirizzo – spiega Achille Spinelli, vicepresidente della Provincia autonoma di Trento e assessore allo Sviluppo economico, lavoro, famiglia, università e ricerca – rappresenta una guida per le future politiche di ricerca e sviluppo del Trentino, in risposta alle sfide che il territorio è chiamato ad affrontare, forte delle proprie eccellenze e capacità. In particolare, le linee di indirizzo si rivolgono alla necessità di rafforzare la sinergia tra gli interventi pubblici e gli investimenti privati in ricerca e innovazione, di valorizzare ulteriormente il capitale umano e l’attrazione di talenti, e di potenziare il coordinamento tra gli attori del sistema.».
«Le linee di indirizzo che il Forum della Ricerca presenta oggi – sottolinea Emiliano Audisio, curatore editoriale dell’iniziativa - sono il risultato di un percorso corale che ha richiesto audacia e visione condivisa. Abbiamo scelto soluzioni pratiche e azioni tangibili per rafforzare la governance integrata tra pubblico e privato, aumentare la capacità di autofinanziamento, l’internazionalizzazione e l’attrazione di talenti, puntando su una collaborazione strutturata tra tutti gli attori del territorio. In un contesto globale in rapida trasformazione, anche le analisi OCSE confermano che la sinergia tra imprese, università e centri di ricerca è oggi la leva chiave per trasformare l'innovazione in valore reale. Il riconoscimento del Trentino come “Regional Innovation Valley” dimostra che il territorio è pronto a competere tra i più innovativi d'Europa. Oggi è necessario un ulteriore cambio di passo: saper coniugare cooperazione e competizione in modo sostenibile. Le proposte del Forum vogliono offrire strumenti concreti per rendere possibile questa evoluzione».
Una delle prime evidenze del Forum è infatti proprio la necessità di un approccio integrato e multisettoriale, con particolare attenzione al coordinamento tra attori istituzionali e privati al fine di ottimizzare le risorse disponibili.
Nello specifico, gli esperti si sono focalizzati sulle seguenti aree di interesse.
Governance strategica, sinergie di sistema e bilanciamento tra dimensione territoriale ed extraterritoriale, intesa come il rafforzamento della collaborazione tra gli enti trentini al fine di attrarre fondi europei e globali. Per garantire la sostenibilità economica degli enti territoriali, gli esperti propongono strategie concrete per diversificare le fonti di finanziamento, oltre a quelle provinciali, per esempio attraverso il revenue sharing sui brevetti e la costituzione di fondi di venture capital promossi da università e associazioni locali per sostenere la crescita di startup e spin off derivate dalla ricerca. Ulteriori elementi abilitanti sono la presenza di laboratori condivisi, che mettono infrastrutture avanzate a disposizione di ricercatori e privati e l’introduzione di meccanismi premiali per partnership con le aziende.
Bilanciamento tra ricerca fondamentale e applicata e trasferimento tecnologico. Un modello efficace per armonizzare ricerca di base e applicata prevede di destinare una quota obbligatoria dei ricavi generati dalla ricerca applicata al finanziamento della ricerca di base (curiosity-driven). Un altro meccanismo abilitante è il potenziamento di piattaforme tematiche regionali che allineano obiettivi scientifici, applicazioni industriali e bisogni sociali concreti. Parallelamente, è necessario diffondere una cultura dell’innovazione diffusa, facilitare l’accesso delle imprese a competenze scientifiche e strumenti avanzati, oltre a promuovere buone pratiche che dimostrino il legame tra conoscenza e competitività. Per superare i limiti dimensionali delle imprese locali, il Forum propone infine di incentivare forme di aggregazione tra piccole imprese – come reti, cluster - e progetti collaborativi di ricerca e sviluppo che coinvolgano micro e piccole imprese insieme ad aziende più grandi e orientate all'innovazione, anche in ottica di filiera. Ulteriore elemento chiave è il potenziamento con competenze trasversali (manageriali, umanistiche, comunicative) dei programmi che favoriscono la nascita di startup come Trentino Startup Valley e delle esperienze come il “dottorato industriale”. Si propone di istituire anche il profilo dei dottorandi-innovatori, coinvolti nel trasferimento tecnologico tramite percorsi con tutoraggio accademico e industriale, risorse per il proof-of-concept e accesso a investitori.
Capitale umano. La capacità competitiva del territorio a livello globale è direttamente proporzionale alla presenza di talenti d’eccellenza. Ecco, quindi, che è fondamentale sviluppare programmi di fellowship per l’attrazione di talenti e offrir loro condizioni lavorative avanzate, opportunità di crescita e una buona qualità della vita. Il Forum propone tre linee di intervento chiave: intensificazione degli accordi di collaborazione con università e enti di ricerca internazionali per favorire la mobilità bidirezionale dei ricercatori; introduzione meccanismi innovativi di premialità nei finanziamenti per progetti con ricercatori disponibili a trasferirsi in Trentino per almeno cinque anni; sostegno a percorsi di specializzazione post-laurea o dottorato presso istituzioni estere di eccellenza, con una clausola di "restituzione territoriale" e l’impegno a rientrare in Trentino al termine degli studi. Per attrarre talenti internazionali, il Forum suggerisce l'implementazione di starting package personalizzati e completi tramite cui il Trentino possa offrire un “Research Habitat” integrato che includa finanziamenti competitivi per nuove ricerche e servizi di supporto per ricercatori e famiglie.
La parità di genere nella ricerca e innovazione emerge come dimensione imprescindibile di questa strategia, un divario che è necessario colmare attraverso la promozione di modelli di riferimento femminili, lo sviluppo di politiche di conciliazione vita-lavoro e la rimozione degli ostacoli alla carriera delle ricercatrici.
Potenziamento delle facility strategiche e ruolo dei poli scientifico-tecnologici
La Provincia autonoma di Trento ha costantemente creduto nel potere abilitante delle infrastrutture di ricerca come catalizzatori della collaborazione tra mondo accademico e industria. I Poli Scientifico-Tecnologici, nati negli anni Ottanta con il BIC di Rovereto ed estesi a Trento, Mezzolombardo, Pergine e Borgo Valsugana, ospitano oggi startup, PMI e grandi imprese accanto a organismi di ricerca, favorendo la contaminazione tra competenze. Nel 2022, inoltre, è stato approvato un Documento strategico che ha delineato quattro interventi prioritari collegati alla S3 2021-2027: il potenziamento del Polo Meccatronica e di ProM Facility per l'”industria intelligente”, la creazione dei laboratori TESS-Lab e del Polo idrogeno-batterie per la “sostenibilità, la montagna e le risorse energetiche”, lo sviluppo del Polo delle Scienze della Vita con l'infrastruttura di ricerca dedicata (Open Science Park) per la “salute, alimentazione e gli stili di vita”, e la realizzazione del nuovo Polo dell'ICT per l’”ICT e la trasformazione digitale”. Questi hub rappresentano ecosistemi integrati che sviluppano tecnologie verticali strategiche - dalla sensoristica avanzata alle biotecnologie, dall'idrogeno alle batterie del futuro. Il Forum propone di rafforzare ulteriormente questo modello attraverso partenariati pubblico-privati per nuove infrastrutture di prova e sperimentazione, moltiplicando l'investimento pubblico con capitali privati e innescando un circolo virtuoso dove innovazione tecnologica alimenta crescita economica e autonomia finanziaria provinciale. La complementarità tra ricerca fondamentale pubblica e piattaforme private di validazione crea un ecosistema coeso che massimizza l'impatto territoriale, consolidando il Trentino come modello di riferimento nell'economia della conoscenza.
Dal punto di vista delle tematiche, il Forum si è concentrato sulle principali traiettorie di specializzazione per lo sviluppo economico del territorio, ovvero: tecnologie digitali, scienze della vita e medicina, scienze agrarie e agroalimentari, transizione energetica, scienze umane e sociali, scienze fisiche. Il Forum per la Ricerca è un’iniziativa della Provincia autonoma di Trento, Dipartimento sviluppo economico, ricerca e lavoro, organizzata con il supporto di Trentino Sviluppo.
Immagini ed interviste a cura dell’Ufficio stampa