Provincia autonoma di Trento

Sistema trentino della ricerca

In uno scenario nazionale distinto tra Regioni ordinarie e Regioni/Province a statuto speciale (e quindi dotate di particolari poteri e risorse) il sistema trentino della ricerca e innovazione costituisce uno degli assi su cui si è più sviluppato l’esercizio dell’autonomia. In tale contesto la Provincia svolge una funzione di coordinamento e intermediazione tra soggetti promotori e soggetti utilizzatori della ricerca scientifica, con finalità di sviluppo, ponendosi essa stessa come promotrice e utente di tale ricerca, vista come strumento essenziale e irrinunciabile per il perseguimento dei propri fini istituzionali.

Il Trentino, in particolare, si distingue a livello nazionale per essere un territorio in cui vi è una forte volontà di investire risorse in ricerca e sviluppo, con un investimento pari al 1,5% del PIL (dato 2016), decisamente superiore al dato nazionale (1,31%) e in linea con la media europea (2%).

Il numero totale di addetti in Ricerca e Sviluppo sul totale occupati è pari a 3.526 unità, con un’incidenza percentuale sul totale occupati (2,4%) significativamente al di sopra del dato nazionale (1,5%). Il numero di addetti in ricerca e sviluppo ogni mille residenti è pari a 6,7 ed è anch’esso superiore al livello nazionale (3,8), con una percentuale di risorse umane occupate in scienza e tecnologia sul totale della popolazione attiva nel 2012 pari al 34,9%, contro il dato nazionale pari al 32,9% ed europeo pari al 40,9%.

Il sistema pubblico trentino della ricerca e dell’innovazione rappresenta un elemento di eccellenza per il territorio, con circa 1.800 addetti nel 2011 ed una spesa pubblica in ricerca e sviluppo pari a circa 163 milioni di euro, di cui 89 milioni di euro riconducibili alle Istituzioni Pubbliche e 74 milioni di euro all’Università. Tale spesa rappresenta l’1,01% del PIL provinciale e si posiziona al di sopra della media nazionale (0,54%) ed europea (0,74%) e corrisponde, inoltre, al 49,47% della spesa totale in R&S (tale percentuale risulta superiore sia rispetto al dato nazionale (49,47%) che europeo (37,08%).

A livello territoriale il sistema trentino della conoscenza è molto articolato e si caratterizza per un’elevata specializzazione in diverse discipline tecnico-scientifiche, con oltre 40 centri di ricerca e gruppi di livello internazionale.

Il sistema pubblico della ricerca risulta focalizzato su alcuni ambiti prioritari:

  • Ambiente e gestione delle risorse naturali e produzione sostenibile
  • Biotecnologie, genomica, biologia computazionale
  • Neuroscienze e scienze cognitive
  • Scienze dei materiali
  • Tecnologie dell’informazione e della comunicazione 

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Principali Centri di ricerca

Il C3A si occupa di ricerca scientifica e formazione negli ambiti dell’agricoltura, dell’alimentazione e dell’ambiente.

https://www.centro3a.unitn.it/

Il CIMeC si occupa di ricerca in settori che spaziano dalla psicologia sperimentale ai metodi di acquisizione neuroimaging, alle neuroscienze cognitive e alla cognizione animale, accanto alla linguistica computazionale.

https://www.cimec.unitn.it/

Centro di ricerca in bioinformatica nato nel 2005 dall’accordo tra Università di Trento e Microsoft Research, COSBI esplora le connessioni tra i processi metabolici e la nutrizione, e tra i meccanismi cognitivi e la farmacologia.

https://www.cosbi.eu/

Il Dipartimento di biologia integrativa - CIBIO - dell'Università di Trento ha l'obiettivo di creare un ambiente adatto per fondere gli approcci classici di biologia cellulare e molecolare con i nuovi potenti strumenti della biologia sintetica.

https://www.cibio.unitn.it/

La Fondazione Bruno Kessler (FBK) si occupa di ricerca in ambito scientifico - tecnologico e umanistico, impiegando più di 400 ricercatori e partecipando ad una ventina fra centri di ricerca collegati, startup e spin-off. La Fondazione punta sia all’eccellenza scientifica sia a un ritorno tangibile dell’investimento in ricerca per la comunità locale. FBK organizza eventi formativi e informativi su tematiche scientifiche e tecnologiche, vanta partnership in progetti europei e internazionali, sviluppa progetti di innovazione per il trasferimento delle tecnologie e delle conoscenze e supporta le attività di ricerca industriale. Negli ultimi 5 anni sono state realizzate oltre 600 iniziative. I principali settori di eccellenza di FBK riguardano: l’analisi dei materiali, la fabbricazione di micro-dispositivi al silicio, la realizzazione di sistemi per il risparmio energetico, la creazione di sistemi informativi innovativi. Tra i centri di ricerca presenti all’interno della Fondazione si possono citare l’ICT - Centro per le Tecnologie dell’Informazione, il CMM - Centro Materiali e Microsistemi, l’ECT - Centro europeo per gli Studi Teorici in fisica nucleare e Settori Collegati, il CIRM - Centro Internazionale per la Ricerca Matematica, ISIG – Istituto Storico Italo-Germanico.

https://www.fbk.eu/it/

La Fondazione Edmund Mach dal 2008 continua gli scopi e l’attività dell’Istituto agrario di San Michele all’Adige, fondato nel 1874. È una prestigiosa istituzione con circa 350 addetti tra ricercatori, docenti e tecnologi/sperimentatori che ha conseguito negli anni importanti traguardi a livello internazionale nella formazione, nella ricerca e nel trasferimento tecnologico in campo agricolo, agroalimentare e ambientale. Articolata in tre centri, si estende su campus di circa 14 ettari con aule, serre, laboratori, uffici e 70 ettari di area verde, a 16 chilometri a nord di Trento, nel comune di San Michele all’Adige. Oltre al Centro Istruzione e Formazione che si occupa di istruzione, formazione ed aggiornamento nel settore agricolo, agroalimentare, ambientale e forestale, esiste il Centro Ricerca e Innovazione, un nodo qualificato della ricerca mondiale che ha avviato progetti di ricerca e piattaforme tecnologiche innovative nei campi di biologia computazionale, metabolomica, genomica funzionale, analisi isotopiche, analisi climatiche GIS e remote sensing. Infine è presente il Centro Trasferimento Tecnologico che rappresenta la struttura a maggiore diffusione territoriale della Fondazione per le attività di ricerca applicata e sperimentazione, i servizi e la consulenza a favore del settore agri-forestale ed ambientale. Ad essa sono legate anche alcune realtà come: Foxlab, Istituto europeo per le foreste e i Laboratori per la qualità delle acque.

https://www.fmach.it/

Uno spazio comune e dinamico dove imprese, studenti e ricercatori progettano, producono e fanno ricerca insieme favorendo lo sviluppo sociale ed economico dell’intero sistema produttivo trentino.
All’interno di Polo Meccatronica dialogano e collaborano interlocutori del mondo produttivo, della formazione, della ricerca, legati a vario titolo al tema della meccatronica: uno sviluppo dell’ingegneria che combina informatica, elettronica, meccanica, idraulica, pneumatica, sensoristica.
La coabitazione di startup, istituti superiori, dipartimenti universitari, centri di ricerca, acceleratori industriali, crea le condizioni ideali per la sperimentazione e la produzione di processi e prodotti innovativi.
Imprese, centri di ricerca ed istituti formativi sviluppano le proprie funzioni e insieme rispondono al bisogno di innovazione del territorio.

http://www.polomeccatronica.it/

La rinascita produttiva della storica Manifattura Tabacchi di Rovereto è il risultato dell’azione di un insieme di aziende, laboratori di ricerca, strutture di servizio, e altri soggetti tra loro diversi ma accomunati da una visione che si riconosce negli obiettivi di un’economia sostenibile. Progetto Manifattura è un centro di innovazione industriale che opera nei settori dell’edilizia ecosostenibile, dell’energia rinnovabile, delle tecnologie per l’ambiente, della gestione delle risorse naturali, dell’economia circolare e dell’industria dello sport, con un focus sulla bike economy. Ha lo scopo di favorire lo sviluppo di un sistema produttivo specializzato sui temi della sostenibilità ambientale, fornendo servizi specializzati e opportunità di crescita imprenditoriale.  L’incubatore green di Trentino Sviluppo si configura sia come centro produttivo sia come spazio di sperimentazione di soluzioni innovative dal punto di vista architettonico, ingegneristico, impiantistico, ed energetico.

http://www.progettomanifattura.it/

ProM Facility è una infrastruttura tecnologica aperta alle collaborazioni dove produrre, ricercare, sperimentare prodotti innovativi e più efficienti, in grado di combinare la meccanica tradizionale con i più avanzati e sofisticati sistemi di prototipazione fisica e virtuale, di testing e di pre-qualifica. Frutto della collaborazione tra Provincia autonoma di Trento, Trentino Sviluppo, Fondazione Bruno Kessler, Università degli Studi di Trento e Confindustria Trento, mette a disposizione delle aziende della filiera una piattaforma integrata per la prototipazione e qualifica di sistemi e sottosistemi meccatronici. La Facility, grazie all’impegno di fondi europei regionali FESR, dispone di macchinari innovativi per la prototipazione rapida di sistemi meccatronici completi tra cui la stampa 3D metallica e polimerica, il taglio laser di tubi e lamiere, nonché di avanzati sistemi di metrologia quali la tomografia a raggi-x e scanner digitali ad elevata velocità di ricostruzione delle immagini. Il laboratorio si estende su una superficie di quasi 2.000 metri quadrati presso il nuovo edificio produttivo di Polo Meccatronica. Al personale tecnico aziendale del comparto meccanico e meccatronico, ProM Facility offre percorsi di aggiornamento e di formazione specialistica in un contesto dinamico e all’avanguardia, a studenti e dottorandi percorsi di ricerca e formazione d’eccellenza, ai partner di ricerca la possibilità di fare sinergia mettendo a sistema competenze trasversali e portare trasformare i prototipi in prodotti complessi con un grado di applicabilità più vicino al mercato.

https://www.promfacility.eu

L’Università di Trento è al primo posto in Italia nella categoria degli atenei italiani di medie dimensioni rispetto alla ricerca. L’Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca ha valutato i prodotti scientifici di 133 strutture su tutto il territorio nazionale tra università (95) ed enti di ricerca (38). Attraverso i suoi dipartimenti, centri ed i relativi gruppi di ricerca e laboratori promuove, coordina e gestisce attività di ricerca in ambiti che spaziano dall’ingegneria industriale alle risorse ambientali, dai materiali all’ICT, dalla biologia alle neuroscienze.

https://www.unitn.it/