Il FORUM per la ricerca indica la strada per un nuovo “Trentino 2030”
Soddisfatto il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti che aprendo i lavori a Malga Costa, cuore di Arte Sella, ha evidenziato il valore simbolico di una montagna che ha saputo farsi conoscere ed apprezzare a livello internazionale ma anche rialzarsi e ripartire dopo le pesanti ferite della tempesta Vaia. «Il prezioso lavoro avviato dal FORUM per la ricerca – ha sottolineato il presidente Fugatti - ci indica come il nostro compito è ora quello di impiegare al massimo dell’efficienza le risorse e far sì che la Provincia non sia un semplice erogatore di sostegni economici ma partner attivo e protagonista a fianco delle imprese e del mondo dell’innovazione».
Achille Spinelli, assessore allo Sviluppo economico, ricerca e lavoro della Provincia autonoma di Trento, nel ringraziare quanti hanno lavorato intensamente in questi mesi, le categorie economiche, le parti sociali, i ricercatori e gli esperti che hanno dato un qualificato contributo, ha sottolineato come «in poco più di due mesi, con perfetto tempismo rispetto ai termini stabiliti, si sia arrivati alla chiusura e alla presentazione del documento finale che conclude questa prima parte di percorso».
L’Assessore Achille Spinelli, ricordando il metodo di lavoro seguito, ha ribadito come partendo dai punti di forza del sistema trentino della ricerca (centri di ricerca di eccellenza riconosciuti a livello internazionale, oltre 4 mila addetti, un investimento complessivo che tra pubblico e privato che sfiora i 300 milioni di euro con una spesa in R&S salita negli ultimi dieci anni dall’1% al 1,5% del Pil provinciale, tra i valori più alti d’Italia e d’Europa) e dagli elementi di criticità sui quali invece lavorare (concentrazione degli incentivi su poche grandi aziende, finanziamenti pubblici alla ricerca industriale che rischiano di essere “dopanti” anziché incentivanti, difficoltà a definire valore e impatto della ricerca sul mercato e sul territorio), il percorso avviato con il FORUM abbia permesso di definire «una visione di Trentino 2030 che si concentrerà su sei traiettorie di ricerca distintive: agricoltura di montagna, qualità e salubrità degli alimenti; biotecnologie per la salute umana e patologie pediatriche; manifattura avanzata; tecnologie di filiera dell’idrogeno; tecnologie a servizio del turismo, digitalizzazione della pubblica amministrazione e Smart Cities».
Spinelli ha infine annunciato la costituzione di un Nucleo consultivo per lo sviluppo e l’innovazione che darà continuità ai lavori del FORUM supportando la Giunta nelle decisioni da adottare.
L’evento conclusivo di Trentino Research Habitat, il FORUM per la ricerca, è stato moderato da Enrico Pagliarini, giornalista di Radio24, e trasmesso in diretta Facebook.
Oltre al presidente Maurizio Fugatti e all’assessore competente, Achille Spinelli, per la Giunta provinciale era presente Stefania Segnana, assessore alla Salute, politiche sociali, disabilità e famiglia e Mirko Bisesti, assessore all’Istruzione, università e cultura.
Nel talk di presentazione sono intervenuti Emil Abirascid, giornalista ed innovatore, coordinatore scientifico del FORUM, e quattro esperti in rappresentanza del 15 componenti il Gruppo di lavoro: Anna Amati, fondatrice di una piattaforma per l’innovazione orientata allo sviluppo economico e al supporto ad aziende e territori, Fabio Arpe, banchiere, consulente finanziario e d’impresa, Mario Calderini, docente al Politecnico di Milano e presidente del Comitato per la Ricerca e l’Innovazione della Provincia di Trento, Alessandro Quattrone, ordinario di patologia molecolare all’Università di Trento e direttore del Centro di Biologia Integrata (CIBIO).
Il documento finale, sottoscritto dai 15 esperti componenti il Gruppo di lavoro del FORUM, contiene le linee di indirizzo per lo sviluppo della ricerca scientifica e per l’innovazione maturate anche grazie ad un’operazione di ascolto delle categorie economiche trentine e di altri esperti provenienti dal mondo della ricerca e dell’innovazione. Una “visione” dei prossimi dieci anni, verso il Trentino 2030, che punta a essere tecnica, rigorosa, competitiva ma anche “popolare” e con concrete ricadute sulla qualità della vita della popolazione, che di questi processi di innovazione deve essere componente attiva.
Per quanto riguarda i settori strategici di investimento, il FORUM ha individuato sette aree, suddivise in quattro tipologie di tecnologie trasversali (abilitanti) e tre filiere specifiche di trasformazione. Le tecnologie trasversali sulle quali scommettere nei prossimi anni sono: la sensoristica, l’Internet delle cose e i big data; i nuovi materiali, la tecnologia per l’industria 4.0 e la meccatronica; cybersecurity e protezione dati; società digitale e sistemi per le Smart Cities. Le aree di trasformazione suggerite come potenzialmente a priorità di incentivo sono invece le tecnologie per la decarbonizzazione, in particolare idrogeno e batterie, le biotecnologie e tecnologie per la salute e la sanità; l’agrifood, le risorse naturali e la bioeconomia.
Benessere e qualità della vita sono il comune denominatore che attraversa trasversalmente i settori e le azioni di indirizzo delle traiettorie di sviluppo tratteggiate dal FORUM, che ha anche sottolineato l’esigenza di investire nella valorizzazione del capitale umano, creando nuova imprenditorialità, attraendo imprese, talenti, nuove idee, formando gli imprenditori già attivi, valorizzando il terzo settore, così radicato, autorevole e preparato in Trentino, come volano dell’innovazione sociale, economica, tecnologica in tutte le valli, senza lasciare nessuno indietro.
Dalle valutazioni del FORUM è quindi scaturita anche l’indicazione di aggiornamento e rimodulazione di alcuni strumenti di sostegno alle imprese previsti dalla Legge 6 del 1999: introdurre incentivi differenziati e differiti su soglie (parametrati alla progressiva crescita delle imprese, alle riconosciute ricadute socio-economico-ambientali) e aprendo l’investimento pubblico da parte della Provincia autonoma di Trento al capitale di rischio delle imprese e iniziative di impresa più innovative, per beneficiare dei risultati positivi (blended finance).
L’accelerazione dell’innovazione - ha concluso il FORUM - trova in Trentino una valida piattaforma già consolidata, che può diventare ulteriormente performante attraverso uno snellimento burocratico delle procedure, il potenziamento di infrastrutture abilitanti all’innovazione, quali banda larga, fibra, parchi tecnologici, bandi per il sostegno alle idee imprenditoriali, istituzione di laboratori che connettano centri di ricerca pubblici e impresa privata, progetti di finanza pubblico-privato, garanzie pubbliche al credito d’impresa.
Importante anche un’adeguata attività di comunicazione e promozione, fondamentale per posizionare il Trentino come brand conosciuto ed apprezzato a livello internazionale non solo dal punto di vista della destinazione turistica ma anche sotto il profilo dell’attrattività per investitori, imprenditori, lavoratori, ricercatori e giovani talenti.
Immagini ed interviste a cura dell’Ufficio stampa